Neuropatia con inibitori tirosin-chinasici di VEGFR
È stata esaminata l'associazione della neuropatia periferica con l'uso di inibitori della tirosin-chinasi del recettore del fattore di crescita dell'endotelio vascolare ( VEGFR-TKI ) nei pazienti oncologici.
Sono state eseguite ricerche sui dati pubblicati che riportavano la neuropatia periferica in pazienti con tumore trattati con inibitori TK di VEGFR.
L'esito primario era la presenza di neuropatia periferica alla fine dello studio.
È stato stimato il rischio relativo ( RR ) del singolo trattamento.
Sono stati inclusi nell’analisi 30 studi clinici randomizzati con 12.490 pazienti con tumore. 8 studi hanno confrontato gli inibitori VEGFR-TK con placebo e gli altri studi hanno confrontato gli inibitori VEGFR-TK con il regime chemioterapico standard.
Rispetto al placebo, gli inibitori VEGFR-TK erano associati a un rischio più elevato di neuropatia periferica ( RR=1.76; P=0.01 ).
Allo stesso modo, è stata osservata una associazione più forte per la neuropatia sensoriale con la monoterapia a base di inibitori VEGFR-TK ( RR=1.61; P=0.02 ).
Il rischio di neuropatia periferica con gli inibitori di VEGFR-TK era più elevato anche nel confronto con il controllo ( placebo o agenti chemioterapici standard ) ( RR=1.08; P=0.03 ).
La neuropatia di alto grado ( RR=1.28; P minore di 0.01 ) e la neuropatia sensoriale di alto grado ( RR=1.38; P minore di 0.01 ) sono state osservate più frequentemente con il trattamento con gli inibitori di VEGFR-TK rispetto al controllo.
La terapia con gli inibitori tirosin-chinasi di VEGFR sembra essere associata a un aumentato rischio di neuropatia. ( Xagena2019 )
Roy B et al, Neurology 2019; 93: e143-e148
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